Quando le vacanze si rivelano una fregatura! Cosa fare?

vacanze andate male

Cosa fare quando le vacanze non vanno come vorremmo? Spesso può capitare di incappare in un’offerta che sulla carta (o in internet) sembra meravigliosa e, invece, così non è, oppure in un albergo che all’apparenza sembra avere ogni confort pensabile ed immaginale però peccato che l’hotel nemmeno esista o che la magnifica villetta che abbiamo visto on line ci sia sì peccato però che i proprietari non l’avevamo mai nemmeno messa in affitto e la lista potrebbe durare ancora però mi fermo qua!

Sfortunatamente sono davvero proprio tanti i motivi per cui le nostre tanto sospirate vacanze, proprio quelle che abbiamo sognato per un anno intero, finiscano con il rivelarsi dei veri e propri incubi perciò bisogna pensarci mille e più volte (anzi meglio ancora fare dei controlli) prima di procedere alla prenotazione.

Ecco qualche consiglio utile

La prima grande incognita sono le prenotazioni online. Perché prenotando online si potrebbe correre il rischio che le strutture abbiano caratteristiche diverse da quelle che abbiamo visto. 

Mentre se prenotiamo direttamente, ad esempio, dalla “signora Maria” potremmo correre il rischio che la sua casa non ci sia. 

Senza dimenticare poi i last minute che spesso sono dei veri e propri bidoni preconfezionati …

Cosa fare allora? Si potrebbe sembrare poco moderni e per niente tecnologici però il consiglio è quello di andare nelle “care e vecchie” agenzie viaggio dove abbiamo a che fare con qualcuno di reale e che è un sicuro interlocutore perché è proprio di fronte a noi e perciò il rischio fregatura è davvero molto basso seppur non nullo!

In alternativa, davvero molto valida, si può fare riferimento ai portali più conosciuti e noti come Airbnb, Trivago, Booking ed evitando molto ma molto accuratamente quelli che spuntano dal niente dall’oggi al domani e così tanto velocemente spariscono.

Secondariamente quando abbiamo trovato quello che crediamo faccia al caso nostro facciamo anche qualche confronto sui diversi portali, leggiamo le recensioni degli altri viaggiatori che sicuramente sempre ci sono, proviamo anche a contattare gli uffici turistici locali che un po’ di prudenza non guasta mai, proviamo grazie ai siti internet che permettono la vista satellitare di vedere se effettivamente quella struttura esiste oppure no.

Non prendiamo mai per buone le super mega offerte scontate o le occasioni che dobbiamo prendere immediatamente al volo entro poco tempo e cerchiamo di versare la caparra più passa possibile (magari solo il dieci per cento della cifra che poi dovremo andare a pagare e per invogliare l’offerente proponiamo il pagamento immediato all’arrivo che se è onesto non dovrebbe avere nulla da ridire a riguardo).

E quando si tratta di saldare l’acconto cerchiamo di metter in rete il minor numero possibile dei nostri dati personali e paghiamo con il vecchio bonifico bancario o postale invece che tramite carta di credito in cui sicuramente bisogna immettere più informazioni.

Se non andiamo in capo al mondo magari una domenica oppure un giorno infrasettimanale prendiamocelo per andare a vedere come sarà la nostra meta vacanziera così da assicurarci che tutto sia come ci è stato promesso.

Ma se nonostante tutte queste precauzioni si prendesse una fregatura che cosa fare? Se dovesse capitare che una volta sul posto ci trovassimo di fronte a qualcosa che non è come ci è stato detto la prima cosa da fare è farlo subito presente sia verbalmente sia per scritto alla direzione dell’hotel o alla reception o al tour operator o con chi abbiamo avuto a che fare in fase di prenotazione.

Sicuramente abbiamo un telefonino perciò fotografiamo tutto quanto in modo da avere le prove documentate di quello che affermiamo e, se possibile, prendiamo nota di eventuali nominativi di persone che potrebbero testimoniare quanto andiamo affermando.

Se, invece, il problema fosse meno grave di quanto sembra proviamo a chiedere un cambio camera oppure di struttura.

In ogni modo una volta rincasati è importante sapere che abbiamo a nostra disposizione dieci giorni per fare le nostre rimostranze ossia per chiedere il rimborso totale o parziale dei soldi versati però nei confronti del tour operator e non all’agenzia. 

Bisogna fare una Pec  o una raccomandata A/R e in entrambi i casi si alleghi la documentazione completa che si è raccolto sul posto.

Per internet quando si tratta di nominativi conosciuti e, magari, vicini non sarà una passeggiata però sicuramente sarà più semplice che con i siti internet che hanno la sede legale a 1.000 chilometri da noi. In ogni modo il Codice del Turismo prevede che sia possibile far riconoscere pure i danni morali che sono correlati allo stress che ne nasce per le grandi aspettative che, invece, si sono sciolte come neve al sole. Pensiamo, ad esempio, a un ragazzo che come regalo di laurea ha ottenuto dai genitori un bel viaggio ed, invece, non se ne fa proprio niente.

Autrice: Monica Palazzi

Curiosa, viaggiatrice, dog lover e con una grande passione per la scrittura.

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