Stop ai call center: Difenditicosi.it

call center

Capita spesso a tutti di dire un “sì” per sbaglio al telefono e ci si ritrova abbonati a una rivista, tra l’altro pure costosa, che nemmeno interessa oppure ad aver sottoscritto un contratto con una nuova compagnia del gas che neppure si conosce!

Ecco perché al telefono non bisogna mai e poi confermare il proprio nome e cognome a meno che non siamo sicuri di chi ci sta parlando!

Meglio un bel: “mi dica” e poi sentiamo chi sono e che cosa vogliono!

Evitare anche di confermare altri dati sensibili come, ad esempio, il proprio indirizzo di casa!

Stop ai call center come fare? Con, tra gli altri, “Difenditicosi”.

Cosa è Difenditicosi? Difenditicosi (o per meglio dire https://www.difenditicosi.it/)   è un sito internet che ha lo scopo di spiegare ai cittadini cosa devono fare e non fare al telefono e nel caso si fosse fatto qualcosa di sbagliato come rimediare o, per lo meno, provare a porre rimedio.

Da chi è stato fatto? E’ stato fatto un lavoro di squadra tra l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e l’Agcm (Autorità Garante della concorrenza e del mercato) che si sono unite e hanno dato forma a Difenditicosi.

Perché è nato? E’ nato perché la gente ha iniziato a lamentarsi per l’eccessiva pressione dei call center e delle tante telefonate che ricevono! Non basta bloccare un numero per non ricevere più telefonate perché loro dispongono di tantisimi numeri e se non riescono ad arrivare al loro scopo con uno provano con un altro!

Quali sono i campi dei call center in cui sono più invasivi? Ai primi posti energia e gas e a seguire offerte di telefonia e di assicurazioni!

Cosa è il teleselling? Significa fare telefonate con lo scopo di vendere e quindi stipulare contratti e forniture.

Come sono le segnalazioni che sono arrivate loro? Richiesta di assistenza generica alla telefonata, a offerte non complete o, addirittura, false e a fare registrazioni di cui non si sapeva nulla per arrivare fino a telefonate fatte dalle stesse Arera e Agcm che ovviamente non chiamano mai il consumatore.

A chi è diretta questa campagna di difesa? Ad adulti (non è detto che siano per forza anziani) che hanno quindi i requisiti per sottoscrivere un contratto!

Dove si pubblicizza questa iniziativa? Su tv e radio attraverso degli spot che sulla televisione nazionale sono messi a disposizione dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri!

E per il resto? Sono previsiti anche una pagina su Facebook e, nel giro di breve tempo, l’estensione anche sugli altri principali canali social sia in formato video che audio in modo che possa raggiungere tutte le tipologie di cittadino!

Sul sito dedicato: https://www.difenditicosi.it/ si possono trovare le indicazioni sui diritti dei consumaori,le segnalazioni più comuni. Inoltre per cercare di arginare il fenomeno dei call center ci sono delle sezioni dedicate che spiegano come difenderci noi per primi e poi come l’Autorità può e deve dare una mano al Cittadino / Consumatore nonché com’è possibile mettersi in contatto sia con Arera sia con Agcm.

Alcuni consigli per difendersi dai call center

I contratti conclusi al telefono rientrano nel gruppo “contratti negoziati fuori dai locali commerciali” e per questo motivo si può esercitare il diritto di recesso. Deve essere fatto entro 14 giorni dal termine del contratto, entro tale periodo si può recedere, per inviare una raccomandata con la ricevuta di ritorno oppure per chi l’avesse va bene anche la pec

Se non si vogliono ricevere tante telefonate che a lungo andare potrebbero diventare moleste e fastidiose le alternative sono pressochè due. Se l’utenza è pubblicata negli elenchi telefonici si può chiedere al gestore telefonico che venga tolta e che sia messa come “privata”.

E se nonostante ciò si continuasse a essere bersaglio di tali comunicazioni ci si deve iscrivere al RPO ossia al Registro Pubblico delle Opposizione (https://registrodelleopposizioni.it/) in modo che l’utenza seppur possa apparire ancora sugli elenchi non possa più essere usata per tali scopi.

La “guerra” ai call center e alle loro telefonate moleste sembra una lotta impari però, forse, così qualcosa si riuscirà ad ottenere e se la questione non verrà risolta in via definitiva quanto meno si inizieranno a mettere dei paletti con cui arginarli.

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Autrice:

Monica Palazzi

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