Assistenza legale giudiziale o stragiudiziale

Assistenza legale giudiziale o stragiudiziale

L’assistenza stragiudiziale

L’assistenza stragiudiziale è fondamentale per cercare di risolvere una problematica all’inizio, per far sì che si opti per una soluzione bonaria alla controversia interessata, cercando così di trovare un modo per evitare un contenzioso o far sì che termini una lite già in atto.

Nonostante la procedura stragiudiziale si svolga senza il coinvolgimento di un giudice si è tenuti comunque al rispetto di eventuali norme di legge, che vadano a imporre un determinato comportamento.

Le procedure stragiudiziali non vengono sospese nel mese di agosto, cosa che invece avviene per quanto riguarda le procedure giudiziali, salvo casi eccezionali. Queste procedure possono anche essere attuate senza il supporto di legali o consulenti legali.

Assistenza legale giudiziale o stragiudiziale e il gratuito patrocinio 

Per quanto riguarda le procedure giudiziali è possibile ottenere l’assistenza legale gratuita a Milano e in molte altre città grazie al gratuito patrocinio, a cui si può accedere se si ha un reddito massimo di 11.746.68 euro.

Per quanto riguarda invece le procedure stragiudiziali, secondo la sentenza 18123/2020, è stato affermato che il gratuito patrocinio è escluso generalmente ed è stato puntualizzato il fatto che lo stesso non spetta se dopo la mediazione non c’è il giudizio.

Pertanto se si vuole ricevere assistenza legale a Milano e in altre città, con l’ausilio del gratuito patrocinio, bisognerà tener conto di quanto appena specificato, ovvero del fatto che l’assistenza stragiudiziale non prevede il gratuito patrocinio se non seguirà poi il giudizio.

La procedura stragiudiziale: quando ricorrervi 

Questi sono gli esempi di alcuni casi in cui può essere necessario il ricorso alla procedura stragiudiziale:

  • Richieste di risarcimento danni
  • Conciliazioni con compagnie assicurative e telefoniche
  • Conciliazioni con la pubblica amministrazione 
  • Negoziazione assistita 
  • Assistenza alle vittime dei casi di malasanità
  • Recupero crediti

Recupero crediti: procedura stragiudiziale o giudiziale 

Nel caso del recupero crediti si può ricorrere sia dalla via stragiudiziale che giudiziale, quella stragiudiziale può prevedere ad esempio un sollecito via telefono fatto ad esempio da una società di recupero crediti.

Se per recuperare il credito dovuto si vuole passare per la via giudiziale, perché quella stragiudiziale non ha funzionato, bisogna rivolgersi ad un legale e si dovrà andare in tribunale o da un giudice di pace per avere indietro la somma dovuta.

Tra i pro della procedura stragiudiziale vi sono i costi molto più bassi, se paragonati a quelli della procedura giudiziale che sono molto più esosi e le tempistiche che sono inferiori a quelle della procedura giudiziale.

La procedura giudiziale nonostante abbia tempistiche più lunghe rispetto a quella stragiudiziale permette qualora si vinca la causa di ottenere il pignoramento dei beni da parte del debitore, nell’eventualità in cui ne disponga. Nel caso in cui il debitore non disponga di alcun bene il creditore non otterrà nulla indietro, è bene quindi riflettere su ciò prima di procedere alla procedura giudiziale.

Differenza tra vertenza stragiudiziale e giudiziale 

Una vertenza viene definita stragiudiziale quando non è stata ancora presentata ad un giudice, è infatti definita stragiudiziale quando c’è ancora la fase di trattativa tra i soggetti interessati che sono solitamente affiancati dai legali di riferimento.

È invece giudiziale nel momento in cui in relazione ad essa pende una causa in tribunale, solitamente si passa per gradi, prima dalla vertenza stragiudiziale poi a quella giudiziale, nel caso in cui non si sia riusciti a risolvere il problema in maniera ‘’amichevole’’, andando quindi a portare il problema dinnanzi a un giudice in tribunale.

L’arbitrato e le procedure stragiudiziali

L’arbitrato rientra tra le procedure stragiudiziali, si tratta dell’unica forma di giustizia privata consentita nel nostro Paese, le parti si affidano a soggetti privati con tanto di contratto o clausola contrattuale, si tratta di soggetti che non per forza hanno una formazione giuridica.

Il codice della procedura civile prevede che alla decisione di tali soggetti venga attribuito il lodo ovvero che gli venga attribuita la medesima importanza e valore dato ad una sentenza di un giudice. I soggetti privati che si occupano di prendere una decisione sono definiti arbitri. Così facendo si risparmierà tempo rispetto ad una causa giudiziale, dovrà comunque essere osservata la legge anche per quel che riguarda l’imparzialità dell’arbitro.

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