Bruxismo: di cosa si tratta e soluzioni

una ragazza tiene in mano un bite per il bruxismo

Serrare i denti, sfregarli, digrignarli queste sono le manifestazioni classiche del “bruxismo”. 

Però ci sono alcuni distinguo da fare.

Se in età infantile sono comuni e praticamente normali, o per meglio dire fisiologiche, in quanto servono ai più piccoli per individuare l’occlusione dentale (per occlusione dentale si intende l’allineamento che naturalmente si forma tra le due arcate) però, al contrario, non devono essere sottovalutate in età adulta.

Nel secondo caso, quindi da adulti, è un’abitudine che dipende dalla contrazione involontaria dei muscoli che sono coinvolti nella masticazione e che può generare problemi, come ad esempio, usura delle superficie dentali, lesioni anche molto profonde che portano ad avere maggiormente i denti cariati, modificazione che possono condurre ad alterazioni delle articolazioni temporo-mandibolare che a lungo andare vanno a danneggiare le funzioni masticatorie.

E si può persino arrivare ad avere dolori ad orecchie e cefalee muscolo tensive tuttavia questo capita in alcuni casi rari e non è sicuramente la norma.

Nella maggioranza delle situazioni, invece, il bruxismo si manifesta quando si dorme però può succedere che capiti anche di giorno ossia da svegli, magari, quando si è impegnati o nello studio oppure sul lavoro.

I motivi per cui si hanno queste manifestazioni possono essere di diversa origine: lo stress così come cattive abitudini (uso eccessivo di alcool, troppo fumo e, ovviamente, anche le droghe) e potrebbe anche esserci una questione ereditaria.

In altri casi il bruxismo può essere causato anche da malocclusioni vale a dire quando le due arcate si allineano in maniera anomala e per lo più e in senso avanti/ indietro più raramente di fianco.

Come ci si accorge di soffrire di bruxismo?

Si sente intenso dolore a livello mandibolare, indolenzimento dei muscoli masticatori, aumento di sensibilità dei denti e lesione di uno o più denti stessi! Ma anche se non si dorme da soli sarà il partner a segnalarlo.

Cosa fare? Per evitare, o quanto meno arginare tutto ciò, bisogna recarsi tempestivamente dal dentista che farà una rapida e precisa diagnosi! 

E una volta dallo specialista questi porrà delle semplici domande al paziente in modo da capire e cercare di risolvere la cosa nel migliore dei modi possibili.

Come si risolve il bruxismo?

Normalmente viene fatta una radiografia per scoprire eventuali alterazioni a livello delle articolazioni temporo-mandibolari e successivamente il trattamento va personalizzato da paziente a paziente da parte del medico.

Potrebbe essere necessario la correzione della malaocclusione vale a dire sistemare i rapporti che si sono alterati tra le due arcate dentali.

In alcuni casi vengono anche prescritte delle terapie psicologiche per fronteggiare la tensione che causa il bruxismo.

In quanto la vita stressante e sempre con tantissimi problemi a cui far fronte può facilmente portare ad accumulare tensione che potrebbe anche sfociare nel digrignare i denti.

Una soluzione ampiamente usata per combattere il bruxismo è il “bite” che è un apparecchio che è fatto in materiale resinoso rigido e che va indossato in genere di notte per prevenire eventuali ed ulteriori danni che sono legati strettamente al digrignamento.

Questo apparecchio permette così di scaricare la tensione muscolare ed evitare così l’usura eccessiva dei denti.

Si presti attenzione però al fatto che nonostante esistano diversi “bite” in commercio e facilmente reperibili in farmacia è importante praticamente anzi basilare che tale dispositivo venga fatto su misura dopo che si è rilevato l’impronta dentale in studio dal dentista.

Gli strumenti digitali che oggi il professionista ha a sua disposizione gli danno la possibilità di farlo con estrema precisione.

E si raccomanda, fortemente, dopo un utilizzo prolungato (il bite si usura come ogni altra cosa e non è eterno) di tornare dal dentista per farlo rifare così facendo verranno rispettati i rapporti articolari e di conseguenza verrà seguita con precisione anche l’evolversi della situazione del bruxismo e con esso pure i rapporti articolari.

E’ ovvio che se la diagnosi è stata posta in ritardo i denti posteriori (vale a dire i premolari e i molari) saranno molto logorati e assai compromessi ed è, quindi, necessario ricorrere a intarsi in materiale composito oppure anche in ceramica con lo scopo di ripristinarli sia dal punto di vista estetico sia da quello pratico e funzionale.

Come combattere il bruxismo però in maniera naturale? Ecco qualche semplice e facile accorgimento: non bere alcool a cena e soprattutto dopocena, non consumare teina e caffeina da dopo l’ora di pranzo, smettere di fumare (in generale fa bene per tutto comunque), mangiare sano e ridurre le attività stressanti nell’orario serale.

Autrice: Monica Palazzi

Curiosa, viaggiatrice, dog lover e con una grande passione per la scrittura.

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