Negli ultimi anni è approdata anche in Italia la figura dell’assistente virtuale ma forse non è ancora del tutto conosciuta. Anzi, spesso intorno a questa figura c’è una grande confusione.
Cerchiamo quindi di chiarire chi è e cosa fa l’assistente virtuale.
L’assistente virtuale non è una segretaria (non è infatti da confondere con la segretaria virtuale) o almeno non solo. E’ una imprenditrice che mette le sue competenze a disposizione di altri imprenditori, liberi professionisti e piccole o medie imprese per gestire alcuni servizi.
Le aree di intervento possono essere svariate: ci sono assistenti virtuali specializzate sull’amministrazione, altre che si dedicano principalmente alla creazione di contenuti per blog e social media, chi svolge attività di customer service, chi gestisce l’agenda di professionisti e chi si dedica a servizi multilingua.
Insomma una gran varietà di ambiti che può creare confusione. I servizi specifici infatti cambiano da assistente virtuale a assistente virtuale.
Ci sono però dei punti in comune che definiscono la figura dell’assistente virtuale
- Lavoro da remoto
Tutte le assistenti virtuali offrono i loro servizi da remoto seguendo i clienti secondo le modalità concordate senza il bisogno della presenza in sede - Autonomia nella gestione del lavoro
Dopo un primo periodo necessario per comprendere come far fluire il lavoro, l’assistente virtuale gestisce il compito assegnatole nei tempi stabiliti, con serietà, puntualità e professionalità - Mentalità imprenditoriale
L’assistente virtuale non è una dipendente da remoto. E’ un’imprenditrice a tutti gli effetti: cura il suo business in maniera strategica e collabora coi clienti da pari. Il successo del cliente è anche il suo successo perché il passaparola rimane ancora la migliore strategia di marketing
Se ora ti è più chiaro chi sia e cosa faccia un’assistente virtuale e ti stuzzica l’idea di intraprendere questa professione vediamo come diventare assistente virtuale.
Come si diventa assistente virtuale
Il primo passo se vuoi diventare assistente virtuale, fondamentale per non improvvisarti, è iniziare a valutare le tue competenze.
Cosa sai fare? Cosa sei brava a fare e a cosa ti piace dedicarti?
Se hai la possibilità di avviare un’attività in proprio, non incastrarti in un lavoro che non ti piace solo perché c’è richiesta.
Parti quindi dalle competenze che già hai, individua quali potresti mettere a disposizione dei tuoi clienti, quali capacità, esperienze e strumenti già conosci e puoi utilizzare. In questo modo capirai cosa puoi applicare all’assistenza virtuale, in cosa sei forte e cosa invece devi imparare.
Mary Tomasso e il suo corso per diventare assistente virtuale è il punto di riferimento per chiunque voglia diventare Assistente Virtuale in Italia. Negli ultimi anni inoltre sono comparsi nel panorama italiano anche altri corsi e libri legati a questa professione. Questi corsi chiariscono meglio le varie sfumature della professione e ti possono accompagnare nella definizione del business e nel suo avviamento.
Valuta poi degli ambiti specifici da approfondire, secondo le tue propensioni e i servizi che vuoi offrire e fai dei corsi specifici.
Considera comunque che la formazione deve essere permanente perché le cose online evolvono molto velocemente e sarà necessario investire ogni anno tempo e risorse per corsi di aggiornamento o di ampliamento delle competenze a servizio dei clienti.
Altra cosa fondamentale, oltre alla formazione e al giusto mindset, è l’equipaggiamento.
Per iniziare a svolgere la professione dell’assistente virtuale è necessario dotarsi degli strumenti adeguati. A seconda di che servizi si decide di offrire ci saranno strumenti specifici, ma sicuramente sono fondamentali per partire una buona linea wifi, un buon computer e una postazione di lavoro funzionale.
Non ti resta poi che impostare la tua comunicazione, trovare i tuoi primi clienti e iniziare a lavorare da remoto.