Data di scadenza del cibo, come funziona realmente?

data di scadenza

Ma come funzionano le date di scadenza del cibo?

Per alcune tipologie di cibo la scadenza da rispettare è solo consigliata mentre per altri è tassativa.

Ma che cosa significa scadenza del cibo? 

E’ quando un prodotto (un cibo) è arrivato a fine vita o quasi. Tuttavia per alcune tipologie è, difatti, possibile consumarlo anche dopo il termine minimo di conservazione.

In altre parole per quelli freschi (carne, formaggi freschi, pesce crudo, uova) la data di scadenza è da rispettare tassativamente altrimenti si corre il rischio di stare male a causa della proliferazione di microorganismi vari ed eventuali mentre  quelli che conserviamo in dispensa possiamo essere un po’ di più “di manica larga”.

Scadenza del cibo fresco confezionato vs lunga conservazione

Per le date di scadenza di cibo bisogna stare molto attenti a:

Se parliamo di cibi freschi o “delicati” (ad esempio le uova oppure pesce) quando leggiamo “ da consumarsi entro seguito da giorno mese e anno” ecco dopo tale data è altamente consigliato gettare tali prodotti. Se li mangiassimo correremmo dei gravi rischi per la salute;

Se, invece, troviamo il termine minimo di conservazione (ossia TMC) vale a dire che leggiamo “ da consumarsi preferibilmente entro seguito sempre da giorno mese e anno” significa che dopo tale data il prodotto potrebbe non possedere più le sue caratteristiche ottimali di gusto, consistenza e aroma.

Ma, attenzione, non per questo motivo deve essere gettato immediatamente in quanto non è dannoso per la salute ed è ancora commestibile.

Tipologia di prodotti e scadenze:

Pasta. Quella in confezione si può consumare anche dopo un paio di mesi dalla scadenza. Quella fresca al massimo dopo 3 giorni.

Riso. Meglio dopo un mese perché a differenza della pasta il riso può essere facilmente contaminato da funghi e micotossine davvero molto dannose per l’uomo.

Farina. Se la confezione non è stata aperta si può consumare anche dopo un paio di mesi

Biscotti e crackers (prodotti da forno confezionati). Se la confezione è ermeticamente chiusa si possono conservare fino a tre mesi dalla data di scadenza

Caffè dopo la data di scadenza può durare ancora sei mesi seppur a differenza di altro anche da scaduto non fa male alla salute però perde il suo inconfondibile aroma

Salse se le conserviamo nel giusto modo possono essere mangiate anche dopo qualche mese dalla scadenza senza creare problemi alla salute.

Miele normalmente, invece, non viene indicato la data di scadenza ma il tempo minimo di conservazione dopo il quale il prodotto andrà a perdere alcune delle sue caratteristiche che lo contraddistinguono senza però fare male alla salute. Tuttavia su alcuni viene comunque messa una scadenza che è intorno ai due anni di vita del miele stesso

Uova è meglio rispettare tassativamente la data di scadenza soprattutto per preparazioni a crudo.

L’olio va conservato in bottiglie di vetro (preferibilmente scuro) e oltre la data di scadenza tende a irrancidire.

Salatini (patatine varie ed eventuali) resistono fino a due o tre mesi dopo la data di scadenza sempre a patto, ovviamente, che la confezione sia chiusa.

Salsa di Pomodoro, Pelati se la scatola non è ammaccata possiamo consumarli anche dopo tre mesi dalla scadenza

Formaggi. Quelli freschi possono essere consumati anche un paio di giorni dopo la scadenza (sempre  a patto che non vi siano rigongiamenti della confezione) comunque sia una volta aperta la confezione vanno mangiati entro e non oltre i due giorni

Sui formaggi a pasta dura dopo la scadenza potrebbe comparire della muffa che dovrebbe essere tolta per bene e in maniera molto accurata prima di mangiarlo nel dubbio che non sia stata rimossa tutta però è meglio gettarlo 

Tonno sottolio, sottaceti, sottoli in genere possono essere consumati anche dopo tre mesi

Salumi possono essere mangiati anche loro un paio di giorni dopo la scadenza e una volta aperti vanno terminati entro le 48 ore

Pesce è da posizionare nel ripiano più freddo del frigo e va consumato entro la data di scadenza

Carne:

  • Se macinata va cotta e consumata entro 24 ore dall’acquisto
  • Le fettine vanno consumate entro un paio di giorni
  • I pezzi interi entro i 4 giorni

Una valida alternativa sarebbe cucinare la carne e surgelarla in modo che la si possa mangiare con comodità entro i sei mesi dalla preparazione. 

Latte. Se fresco va bevuto anche il giorno successivo alla scadenza però in caso di grumi va gettato immediatamente. Mentre quello UHT  una volta aperto deve essere consumato entro 3 giorni

Acqua minerale in bottiglia dovrebbe essere consumata di preferenza entro i tre anni dalla data in cui è stata imbottigliata. In ogni modo il termine minimo di conservazione si aggira in un paio di anni al massimo per quelle di plastica e in tre anni per quelle di vetro

Consigli Antispreco

Se non è la prima volta che ci leggi sai che ci sta a cuore il discorso degli sprechi. Le date di scadenza del cibo sono sempre un bel problema? 

Ecco alcuni semplici consigli per combattare a armi pari il problema: “date di scadenze del cibo”:

  1. Nel reparto freschi guardiamo verso il fondo del frigo dove vengono collocati i prodotti con scadenza più lunga
  2. Se ci accorgiamo che abbiamo comperato qualcosa di scaduto e abbiamo ancora lo scontrino che dimostra l’acquisto riportiamolo al supermercato perché l’esercente è tenuto al cambio
  3. Una volta a casa mettiamo il termostato del frigorifero a +4 °C così da mantenere il cibo più fresco e si tenga presente che il maggior fresco è nella parte superiore del frigo
  4. Impariamo a congelare quello che non utilizziamo prima che sia scaduto. 

Autrice:

Monica Palazzi

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