Ogni azienda punta ad avere fatturati che le permettano di vivere e potenzialmente anche di crescere nel corso del tempo. Trovare nuovi clienti, aprirsi a nuovi mercati, investire sui propri prodotti, sulla comunicazione del brand, ecc.
Tutte queste strategie possono contribuire a far aumentare il fatturato, ma oltre al flusso di denaro in entrata bisogna anche monitorare costantemente le spese e i mancati guadagni.
Spesso non ci si pensa a dovere, ma la salute di un’azienda dipende anche da quanto questa riesca a ridurre al minimo inefficienza e sprechi.
Identificare i processi più critici per evitare sprechi
Prima di eliminare eventuali sprechi che possono gravare sulle finanze dell’azienda bisognerà riuscire a individuarli efficacemente, per farlo ci sono diversi sistemi, più o meno codificati, ma in linea di massima bisognerà prendere in esame con attenzione e il giusto distacco i vari processi aziendali, senza tralasciare assolutamente nulla.
Potenziali sprechi possono riguardare la produzione, i trasporti di materie prime o prodotti finiti, una cattiva gestione del magazzino e molto altro ancora.
Se poi ci si vuole concentrare sull’eliminare gli sprechi in produzione bisognerà individuare da cosa sono causati, per poi passare a cercare le migliori soluzioni tecniche per arrivare alla definitiva risoluzione del problema.
Sprechi in produzione causati da cariche elettrostatiche
Il problema dell’accumulo di energia elettrostatica è molto diffuso nelle moderne linee di produzione, che operano a velocità elevate ed è decisamente insidioso, può causare infatti numerosi problemi su vari fronti, dalla sicurezza, alla qualità delle condizioni di vita per i lavoratori, fino a portare a rallentamenti, blocchi o riduzione nella qualità dei prodotti finiti.
Tutte cose che come è facile capire portano a danni economici e sprechi che andrebbero evitati.
L’elettricità statica può bloccare i macchinari o rallentarli, può attirare polvere e impurità sulle superfici dei prodotti e quindi abbassarne la qualità, anche fino al punto da non farli passare ai controlli, rappresentando a tutti gli effetti uno spreco di tempo, energia e materie prime, quindi un importante costo aziendale, sul quale non sempre ci si concentra a dovere.
Per fortuna risolvere il problema delle cariche elettrostatiche e quindi abbattere gli sprechi ad esse direttamente correlati è possibile e tecnicamente anche piuttosto semplice, grazie ad appositi dispositivi.
Le barre antistatiche, applicate in corrispondenza delle aree dei macchinari di produzione dove si formano le cariche indesiderate, ionizzano l’aria e riportano così i materiali alle loro condizioni neutre (prive quindi di polarizzazione negativa o positiva), questo azzera le cariche generate durante la produzione, da frizioni e altre sollecitazioni.
Bisogna però precisare che ogni macchina, a seconda della tipologia, dimensione e specifico problema riscontrato, necessita di una o più barre che vanno scelte e posizionate con la massima cura, come solo tecnici esperti possono fare.
Ne esistono vari modelli: quelle a corrente alternata, a corrente continua, per ambienti pericolosi, ecc. Ci sono poi anche altre soluzioni, alternative alle barre ionizzanti, ma che si basano sui medesimi principi, come augelli, docce, ecc. Che vanno sempre valutate e scelte con il supporto di esperti del settore.