Le diverse fonti di energie rinnovabili

un generatore eolico

L’aumentato interesso verso il climate change (cambiamento climatico) hanno riportato alle luci della ribalta le finti rinnovabili. Dobbiamo a tutti i costi velocizzare la transizione energetica verso un modello più sostenibile per il pianeta.

Questo perchè i combustibili fossili sono risorse limitate, la maggior parte delle stime suggerisce che le riserve accertate di petrolio siano abbastanza grandi da soddisfare la domanda globale almeno fino alla metà del 21° secolo.

Ma soprattutto la combustione di elementi fossili ha una serie di conseguenze ambientali negative. Le centrali elettriche alimentate a gas o carbone emettono inquinanti atmosferici come anidride solforosa, particolato, ossidi di azoto e sostanze chimiche tossiche (metalli pesanti: mercurio , cromo e arsenico) e i veicoli alimentati a combustibili fossili, emettono ossidi di azoto, monossido di carbonio e particolato.

L’esposizione a questi inquinanti può causare malattie cardiache, asma e tanti altri problemi di salute. Inoltre, le emissioni da combustione di combustibili fossili sono responsabili delle piogge acide , che hanno portato all’acidificazione di molti laghi e conseguenti danni alla vita acquatica, danni alle foglie in molte foreste e produzione di smog all’interno o vicino a molte aree urbane. Inoltre, la combustione di combustibili fossili rilascia anidride carbonica (CO 2 ), uno dei principali gas serra che causano il riscaldamento globale.

Le energie rinnovabili più utilizzate e su cui spingere l’acceleratore della transizione sono:

  • fotovoltaico
  • eolico
  • geotermico
  • idroelettrico
  • combustione da biomassa

In Italia, non siamo poi messi male dal punto di vista dell’ energia prodotta da fonti rinnovabili. Nel nostro paese nel 2020 il 42,3% di energia elettrica è stato prodotto tramite fonti rinnovabili. Esattamente per il 17,6% dall’idroelettrica e per il restante 24,7% dalle fonti eolica, geotermica, fotovoltaica e bioenergie.

L’energia idroelettrica a dipende fortemente dalla geografia e dalla topografia. Rappresenta una buona componente nel nostro Paese grazie ai corsi d’acqua che abbiamo. Viene generata utilizzando grandi aree d’acqua. Il movimento dell’acqua aziona turbine e generatori sottomarini, che poi producono elettricità. Maggiore è la pressione dell’acqua, maggiore è la produzione di energia.

Grazie al ciclo dell’acqua, questa forma di generazione è estremamente sostenibile e può essere controllata in modo efficiente.

L’energia eolica invece è ottenuta dall’energia cinetica del vento prodotta dalle correnti d’aria, che fanno girare le turbine eoliche. Come l’energia solare, l’energia eolica è un’energia rinnovabile inesauribile ma intermittente perché dipende dalla forza del vento.

Le turbine eoliche possono essere installate a terra o in mare e sono chiamate rispettivamente turbine eoliche onshore e offshore.

Le turbine eoliche onshore sono più semplici da installare a livello tecnico; Le turbine eoliche offshore sono più efficienti in termini di produzione di energia.  Nel nostro paese sono presenti diversi parchi eolici che producono con buona costanza energia elettrica.

Bisogna ovviamente fare meglio. La grande spinta alle installazioni di parchi fotovoltaici c’è stata all’ inizio degli anni 2000. Il sistema incentivante del conto energia ha fatto si’ che si è arrivati ad una corsa all’ installazione di impianti fotovoltaici, che è terminata nel 2013 con la fine degli incentivi. Da allora c’è stato declino con una leggera, ma lenta ripresa che ha porta ad una stabilizzazione.

Oggi chi decide di installare un sistema fotovoltaico per la propria casa ha a disposizione le detrazioni fiscali del 50% sull’ acquisto, Può pero’ rivendere l’energia prodotta a terzi.

Il risparmio è sempre assicurato anche perchè nel frattempo i costi per l’acquisto di sistemi fotovoltaici è sceso. Siamo arrivati ad un prezzo di circa 1500-2000 euro per Kwp di potenza installata. Dunque la convenienza c’è sempre anche perchè il nostro paese, specie al sud, è in grado di offrire ottime produzioni di energia elettrica. Per fare un esempio un sistema da 3 Kwp installato in Sicilia può produrre anche 4500 kilowatt di elettricità l’anno. Al centro Italia circa 3800, al Nord Italia circa 3300.

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