Digiuno a intermittenza: come funziona?

digiuno a intermittenza

Recentemente si sta parlando davvero molto del digiuno ad intermittenza perché sembra essere utile e non solo alla linea.

Chiariamo, tuttavia, che non mangiare per un po’ di tempo è una cosa che non è detto sia indicato a tutti qaunti, sia ben chiaro.

Alcune informazioni utili per chi volesse praticare il digiuno

Il digiuno deve essere praticato con attenzione se si soffre di pressione bassa e anemia così come nel caso di ipoglicemia (vale a dire l’abbassamento del glucosio nel sangue al di sotto della soglia di 70 mg/ld).

Altresì è sconsigliato per le donne incinta o che stanno allattando, ma anche per i ragazzi che sono nel periodo dello sviluppo così come per le persone anziane o per chi segue particolari cure farmacologiche o ha dei tumori.

E’ ovviamente sconsigliato anche in chi ha disturbi dell’alimetazione in genere.

In ogni modo prima di iniziare a digiunare è altamente consigliato effettuare un consulto medico e se dopo aver fatto dei controlli si risultasse idonei a questa pratica ecco alcuni consigli che potrebbero essere utili.

Quando ci si riferisce al digiuno si intende normalmente, appunto, quello a intermittenza che è un modello alimentare che prevede l’astenersi dal cibo per un lasso temporale che va dalle 12 ore a un massimo di 40 ore.

Ma attenzione durante il digiuno si può ingerire acqua, caffè però senza lo zucchero ed anche altre bevande senza calorie però ovviamente, quello è certo!

Non sono inclusi, chiaramente, cibo sotto forma solida e bevande zuccherate come già detto.

I modelli più popolari di dieta ad intermittenza

Ci sono diverse tipologie di digiuno ad intermittenza e queste sono le più popolari:

  1. Digiuno a giorni alternati si digiuna per 24 ore per uno o due giorni alla settimana;
  2. Dieta 5:2 vale a dire che si mangia per cinque giorni alla settimana e nei restanti due si ingerisce 500/600 calorie al giorno;
  3. Dieta Mangia/stop/mangia:  si alternano giorni in cui ci si nutre ad altri in cui non si mangia;
  4. Mangiare a tempo limitato: si mangia per dodici ore e si digiuna per altrettante ore.

La bilancia

E’ naturale che non ingerendo cibo si tenda a dimagrire perché dopo circa otto ore che non si ingerisce del cibo il nostro fegato inizia a produrre da solo degli zuccheri e lo fa bruciando i grassi. 

Ma la cosa importante da capire è che non si risolve il problema del sovrappeso non mangiando un giorno e ingozzandosi di cibo quello successivo. 

La cosa importante è avere una corretta educazione alimentare in modo da capire che si mangia per nutrirsi e non per golosità fine a se stessa. 

Se però ogni tanto si vuole fare uno strappo alla regola dopo aver mangiato qualcosa di più facciamo del movimento come, ad esempio anche solo due passi, magari, andando al lavoro a piedi o, anche solo , lasciando l’auto un po’ più lontana dall’ufficio rispetto al solito posto dove la mettiamo normalmente.

Alcuni idee per fare una dieta ad intermittenza in modo ottimale:

L’ideale è iniziare con un solo giorno alla settimana. E in tale giorno si eviteranno però sforzi come, ad  esempio, attività fisica  e valutando poi in un mese se tale procedura è fattibile per il nostro organismo altrimenti è, naturalmente, consigliato di lasciar perdere senza indugio alcuno.

L’ideale è non eliminare tutte le calorie, ma ridurle a circa 600 al giorno con una corretta idrazione che corrisponde ad introdurre indicativamente due litri di acqua al giorno ed, inoltre, servirebbe dimimuire se non ridurre te e caffè e preferire al loro posto delle tisane.

Altresì consumare una buona quantità di frutta e verdura, preferire pesce azzurro alla carne, evitare cibi poco salutari è molto indicato.

Questo regime alimentare è davvero utile? Se non si avvertono mal di testa, nervosismo eccessivo, insonnia e stanchezza allora sì è davvero molto utile perché digiunare un giorno a settimana aiuta a ridurre i valori di trigliceridi, colesterolo, glicemia, pressione arteriosa e altresì riduce il rischio di malattie come Morbo di Parkinson e Alzheimer ma è utile anche per il sistema cardiovascolare.

Per concludere

Ricorda sempre che prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta, come appunto il digiuno a intermittenza, dovresti consultare un professionista capace di consigliarti al meglio a seconda del tuo quadro medico.

Autrice:

Monica Palazzi

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